L'interdizione giudiziale è volta a tutelare (contrariamente al comune modo di pensare che in passato considerava l'applicazione di questo provvedimento come "disonorevole") soggetti individuati in maniera puntuale dalla legge: il maggiore di età e il minore (nell'ultimo anno della sua minore età), che si trovino in condizioni di abituale infermità di mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi. L'unico modo per tutelare queste persone è, pertanto, quello di privarle della capacità di compiere atti suscettibili di avere rilievo giuridico e potenzialmente lesivi dei loro interessi.